Con ordinanza 4485/2022 pubblicata in data odierna, la settima sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Ministero dell’Istruzione contro le uniche ordinanze che erano state accolte dal TAR Lazio a giugno 2022. La motivazione è solo in punto di fatto: vanno conservati gli incarichi attribuiti. Non una parola sulla illegittimità dell’ordinanza ministeriale 112/2022. Tuttavia ne faremo buon uso nelle prossime udienze al TAR e al Consiglio di Stato, perché questa ordinanza rappresenta comunque una apprezzabile inversione di tendenza.
Afferma il Consiglio di Stato:”“Considerato che non si ravvisano apprezzabili ragioni per modificare l’assetto cautelare determinato dall’ordinanza appellata e che le spese del presente appello cautelare possono nondimeno essere compensate; P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima) respinge
l’appello (ricorso numero: 6725/2022).”